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Un percorso all'interno del pensiero tortuoso di un grande uomo chiamato ad aprirsi al nuovo, ma incapace di rinunciare al vecchio. In bilico tra astronomia e astrologia, tra Galileo e gli antichi filosofi naturali, che padroneggiava con grande competenza e profondità, è riuscito a estrarre da una visione tutta armonica del cosmo, intesa come tale anche in senso teologico, i fondamenti della meccanica celeste. Un uomo unico e contraddittorio anche negli affetti familiari raccontato unicamente attraverso brani tratti dal vasto panorama di scritti sia di carattere astrologico che astronomico che ci ha lasciato, ma anche di geometria e persino di musica. Brani tradotti dallo stesso autore di questo libro anche con l'intento di rendere comprensibili le 75 Tesi del "De Fundamentis Astrologiae Certioribus", che costituiscono la summa del pensiero kepleriano in direzione di un'astrologia riformata e, potremmo dire, "scientifica" e che concludono il lavoro. Con la traduzione integrale commentata del "De Fundamentis Astrologiae Certioribus" e di altri brani della sua Opera Omnia.